Povertà ed esclusione sociale
Il problema della povertà è oggi un fenomeno articolato e complesso ed in costante evoluzione.
I processi di impoverimento determinati dalle conseguenze della pandemia da Covid-19, dalla crisi economica, dalla perdita di potere d’acquisto degli stipendi e dei salari, dalle difficoltà nel sostenere i costi dell’abitare, da un mercato del lavoro che non riesce a garantire stabilità ma favorisce e accentua situazioni di precarietà e disoccupazione, riguardano in misura sempre crescente anche il territorio dell'area metropolitana di Bologna, senza variazioni di rilievo fra la città ed i restanti comuni del territorio.
Questi processi generano di situazioni di sofferenza (spesso di natura economica) che, se non affrontate, possono aggravarsi e segnare il passaggio ad una condizione di marginalità ed esclusione sociale. Ciò può avvenire non solo a causa di accadimenti traumatici ma anche nel corso dei normali processi evoluti dell’esistenza, così come per la concomitanza di più fattori di disagio.
Si situano in quest’area delle cosiddette”nuove povertà”, soprattutto nuclei monogenitoriali ed in particolare donne sole con figli, famiglie monoreddito, famiglie numerose, ma anche giovani adulti, padri separati, anziani soli e nuovi cittadini per i quali la condizione giuridica incide in modo maggiormente rilevante nel determinarne il rischio di esclusione.